GIUFFREDI • CHIESA • BAGLINI

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MARTEDÌ 1 GIUGNO 2021 • ORE 20.00

Teatro Sociale Delia Cajelli
Via Dante Alighieri 20, Busto Arsizio (VA)

CORRADO GIUFFREDI, clarinetto • SILVIA CHIESA, violoncello
MAURIZIO BAGLINI, pianoforte

BEETHOVEN
             Trio in mi bem. magg. per pianoforte, violino (clarinetto) e violoncello op. 38
              (dal Settimino op. 20)
              I. Adagio – Allegro con brio – II. Adagio cantabile – III. Tempo di menuetto
              IV. Tema con variazioni: Andante – V. Allegro molto vivace
              VI. Andante con moto alla marcia – Presto

BRAHMS
                 Trio in la minore per clarinetto, violoncello e pianoforte, op. 114

                 I. Allegro – II. Adagio – III. Andantino grazioso. Trio – IV Allegro

 

In collaborazione con Amiata Piano Festival


 

Corrado Giuffredi si è diplomato al Conservatorio di Parma con il massimo dei voti e la lode: è primo clarinetto solista dell’Orchestra della Svizzera Italiana. Con l’Orchestra Filarmonica della Scala ha partecipato a numerosi concerti nei festival internazionali più prestigiosi sotto la direzione di Riccardo Muti e Daniel Baremboim. Nel 2010 si è esibito per la prima volta in Israele su invito del Maestro Giora Feidman al festival “Klezmer in Galilea”. Ha eseguito in prima esecuzione italiana il concerto per clarinetto e orchestra di Krzistof Penderecki. Nel repertorio cameristico vanta collaborazioni con musicisti quali Martha Argerich, Eddie Daniels, Alexander Lonquich, Federico Mondelci, Ricardo Morales, Danilo Rossi, Hansjorg Shellenberger, Rino Vernizzi, Silvia Chiesa, Maurizio Baglini, Giampaolo Bandini, Cesare Chiacchiaretta, Enrico Fagone, Quartetto Savinio e l’Ensemble Strumentale Scaligero. Ha registrato per Emi, Decca, Warner, Brilliant, Arts, Aura, Tactus, Foné e RaiTrade. Recentemente su invito di Cecilia Bartoli si è esibito al Festival di Pentecoste di Salisburgo. È docente di clarinetto all’Istituto Musicale Superiore di Modena e ai corsi di perfezionamento di Città di Castello. Suona un clarinetto progettato per lui da Morrie Backun. Silvia Chiesa è l’artista che più ha contribuito ad ampliare gli orizzonti del violoncello. Ha rilanciato il repertorio del Novecento e ha stimolato la produzione di nuove opere per il suo strumento eseguendole su prestigiosi palcoscenici internazionali. Ha ideato la “Trilogia del Novecento italiano” (Sony Classical) con le registrazioni di Concerti per violoncello di grandi compositori del XX secolo: Nino Rota, Alfredo Casella, Ottorino Respighi, Ildebrando Pizzetti, Mario Castelnuovo-Tedesco (prima italiana), Riccardo Malipiero (prima mondiale) e Gian Francesco Malipiero. Silvia Chiesa è anche un’appassionata interprete della musica del nostro tempo. È dedicataria di brani per violoncello e orchestra di Azio Corghi e Matteo D’Amico, ed è stata scelta da compositori come Gil Shohat, Nicola Campogrande, Aldo Clementi,

Michele Dall’Ongaro, Peter Maxwell Davies, Giovanni Sollima, Gianluca Cascioli e Ivan Fedele per prime esecuzioni di loro opere. Come solista ha suonato con l’Orchestra Nazionale della Rai, l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, l’Orchestra di Padova e del Veneto, l’Orchestra della Toscana, la Royal Philharmonic Orchestra, i Solisti di San Pietroburgo e la Sinfonica di Cracovia. Ha collaborato con direttori quali Gürer Aykal, Roland Böer, Massimiliano Caldi, Tito Ceccherini, Daniele Gatti, Daniele Rustioni, Howard Shelley e Brian Wright. Ha inciso concerti live per emittenti radiotelevisive quali Rai Radio3, Rai Sat, France Musique e France3. Si esibisce regolarmente anche come camerista, in particolare con il pianista Maurizio Baglini: insieme hanno all’attivo oltre duecentocinquanta concerti in tutto il mondo e hanno registrato per Decca le Sonate di Schubert, Brahms e Rachmaninov. Sul fronte discografi co si segnala la sua presenza nella collana Live at Amiata Piano Festival (Decca) e la registrazione, in prima mondiale, “… tra la carne e il Cielo” (Decca) di Azio Corghi, di cui è dedicataria, con l’Orchestra Filarmonica di Torino diretta da Tito Ceccherini, Maurizio Baglini, Valentina Coladonato e Omero Antonutti. È artista residente dell’Amiata Piano Festival e docente al Conservatorio “Monteverdi” di Cremona. Suona un violoncello Giovanni Grancino del 1697.