VIAGGIO NEL ROMANTICISMO

DOMENICA 4 FEBBRAIO 2018 • ASSOCIAZIONE MUSICALE G. ROSSINI
VILLA OTTOLINI-TOSI
ore 20.30
VIAGGIO NEL ROMANTICISMO
MAURIZIO BAGLINI, pianoforte

Programma
R. SCHUMANN
Kreisleriana op.16
1. Ausserst bewegt
2. Sehr innig
3. Sehr aufgeregt
4. Sehr langsam
5. Sehr lebhaft
6. Sehr langsam
7. Sehr rasch
8. Schnell und spielend
J. BRAHMS
Sonata n.2 op. 99 in fa maggiore
1. Allegro vivace
2. Adagio affettuoso
3. Allegro passionato e Trio
4. Allegro molto
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Il pianista MAURIZIO BAGLINI è tra i musicisti più
brillanti e apprezzati sulla scena internazionale. Ha
al suo attivo un’intensa carriera in Europa, America
e Asia: oltre milleduecento concerti come solista e
altrettanti di musica da camera. Nato a Pisa nel 1975
e vincitore a 24 anni del “World Music Piano Master”
di Montecarlo, da allora è ospite dei più prestigiosi
festival (tra cui La Roque d’Anthéron, Loeckenhaus,
Yokohama Piano Festival, Australian Chamber Music
Festival, “Benedetti Michelangeli” di Bergamo e
Brescia, Rossini Opera Festival) e viene invitato come
solista e in formazioni di musica da camera dalle
maggiori istituzioni, tra cui Accademia Nazionale
di Santa Cecilia, Teatro alla Scala di Milano, Salle
Gaveau di Parigi, Kennedy Center di Washington,
Auditorium del Louvre, Gasteig di Monaco di Baviera,
Maggio Musicale Fiorentino. Dal 2005 ha tenuto
oltre duecento concerti con la violoncellista Silvia
Chiesa: al loro duo sono dedicati brani di Betta,
Campogrande, Cascioli e Corghi. Dal 2008 promuove
il progetto “Inno alla gioia”, che lo porta a eseguire in
tutto il mondo la “Nona Sinfonia” di Beethoven nella
trascendentale trascrizione per pianoforte di Liszt
(sia nella versione solistica, sia in quella con il coro
e le voci soliste). Dopo il debutto al Musée d’Orsay
a Parigi, con il Coro di Radio France, in diretta su
France Musique, ci sono state altre cinquanta tappe.
Dal 2012, insieme con l’artista multimediale Giuseppe
Andrea L’Abbate, porta avanti il progetto “Web
Piano”, che abbina l’interpretazione dal vivo di grandi
capolavori pianistici a una narrazione visiva originale
e di grande impatto, proiettata su grande schermo (La
Roque d’Anthéron, Teatro Comunale di Carpi, Teatro
Comunale di Pordenone). Il suo vasto repertorio
spazia da Byrd alla musica contemporanea, con
riferimenti importanti a Chopin, Liszt e Schumann.
Intenso l’impegno sul fronte discografi co, dal 2010
in esclusiva da Decca/Universal. Dopo gli Studi
Trascendentali di Liszt del 2010, nel 2011 registra
Rêves, con i capolavori per pianoforte solo di Liszt,
che riceve il prestigioso riconoscimento “Année Liszt
en France” dal comitato uffi ciale per le celebrazioni
dell’anno lisztiano. Nel 2011 in duo con Silvia Chiesa
incide Brahms, Schubert: Cello Sonatas. Nel 2012
esce Schumann: Carnaval (Carnaval op. 9, Variazioni
Abegg op. 1, Papillons op. 2 e Carnevale di Vienna op.
26) e nel 2014 Domenico Scarlatti: in tempo di danza.
Tutti i cd hanno ottenuto ottime recensioni sulla
stampa nazionale e internazionale. Dopo il successo
del doppio cd con l’integrale pianistica di Mussorgsky
(2014), nel 2016 escono tre cd, sempre per Decca: uno
dedicato a Schumann, che dà il via alla registrazione
dell’integrale pianistica del compositore; un album
con Silvia Chiesa, con l’integrale per duo pianoforte
e violoncello di Rachmaninov; Tra la carne e il cielo,
omaggio a Pier Pasolini, con musiche di Corghi,
insieme con Silvia Chiesa, Valentina Coladonato,
Omero Antonutti e l’Orchestra Filarmonica di
Torino diretta da Tito Ceccherini. Dal 2005 Baglini
è fondatore e direttore artistico dell’Amiata
Piano Festival che si svolge in Toscana. Dal 2013 è
consulente artistico per la danza e per la musica del
Teatro Comunale “Verdi” di Pordenone: nel 2015 è
stato nominato Ambasciatore culturale della Regione
Friuli Venezia Giulia e il suo progetto “Omaggio
a Pier Paolo Pasolini”, ha ottenuto il sostegno del
Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Tiene corsi
di perfezionamento a Fondi (LT, “InFondi Musica”) e
a settembre 2015 ha tenuto la prima masterclass di
pianoforte organizzata dall’Accademia Stauffer di
Cremona. E’ noto anche il suo amore per lo sport:
ha partecipato alle maratone di Parigi, Pisa, Vienna,
Berlino, Amsterdam e New York. Maurizio Baglini
suona un grancoda Fazioli.

Interprete raffi nata e passionale, la violoncellista
SILVIA CHIESA è tra le soliste italiane più in vista
sulla scena internazionale. La sua attività artistica
comprende una fi tta agenda di concerti solistici e
cameristici per importanti istituzioni – dall’Accademia
Nazionale di Santa Cecilia alla Victoria Hall di
Ginevra, dalla Salle Gaveau di Parigi al Kennedy
Center di Washington – e registrazioni discografi che
di riferimento, tra cui alcune “prime” assolute, di
musiche del Novecento e del nostro tempo. A Silvia
Chiesa sono dedicati: il Concerto per violoncello
e orchestra di Matteo D’Amico; Hommage à Henri
Dutilleux di Ivan Fedele; Tra la Carne e il Cielo per
violoncello concertante di Azio Corghi. Quest’ultimo
brano, un omaggio a Pier Paolo Pasolini, è stato
eseguito in “prima” assoluta al Teatro Comunale di
Pordenone, con Maurizio Baglini, Omero Antonutti,
Valentina Coladonato e l’Orchestra della Rai di Torino
diretta da Tito Ceccherini e fa parte di un cd live
Decca. Alla violoncellista milanese sono state inoltre
affi date le prime esecuzioni italiane di musiche di Gil
Shohat, Nicola Campogrande, Aldo Clementi, Michele
Dall’Ongaro, Peter Maxwell Davies e Giovanni Sollima.
Come solista si è esibita con prestigiose compagini
tra cui l’Orchestra Nazionale della Rai, l’Orchestra
del Maggio Musicale Fiorentino, l’Orchestra della
Toscana, la Royal Philharmonic Orchestra, i Solisti di
San Pietroburgo, l’Orchestra di Rouen e la Sinfonica di
Cracovia. Ha inciso inoltre concerti live per emittenti
radiotelevisive quali Rai Radio3, Rai Sat, France
Musique e France 3. La sua discografi a comprende due
cd dedicati a capolavori ingiustamente dimenticati
del Novecento italiano, realizzati per Sony Classical
con l’Orchestra Nazionale della Rai di Torino diretta
da Corrado Rovaris: Rota-Cello Concertos e The
Italian Modernism, con il Concerto op. 58 di Alfredo
Casella, l’Adagio con variazioni di Ottorino Respighi
e il Concerto in do minore di Ildebrando Pizzetti
(prima registrazione assoluta). Dal 2005 Silvia Chiesa
forma con il pianista Maurizio Baglini un duo stabile,
a cui sono dedicati brani di Marco Betta, Nicola
Campogrande, Gianluca Cascioli e Azio Corghi. La
discografi a del duo comprende Schubert/Brahms:
Cello Sonatas e Complete works for cello and piano
di Rachmaninov per l’etichetta Decca. Sul versante
cameristico si segnalano inoltre le performance in
trio con Francesca Dego e Mariangela Vacatello e in
diverse formazioni con il Quartetto del Teatro alla
Scala, Massimo Quarta, Simonide Braconi, Giampaolo
Bandini. Silvia Chiesa è artista residente dell’“Amiata
Piano Festival” e docente all’Istituto superiore di
studi musicali “Monteverdi” di Cremona. In entrambe
le sedi porta avanti un progetto di valorizzazione
concreta dei giovani talenti italiani preparandoli
e accompagnandoli in concerti cameristici su
palcoscenici del circuito internazionale. Suona un
violoncello Giovanni Grancino del 1697.

GUIDO RIMONDA. Inizia lo studio del violino al
Conservatorio G. Verdi di Torino nella classe del
Prof. Edoardo Oddone. Ben presto però ultimerà i
suoi studi nella classe del celebre Corrado Romano,
già insegnante di Uto Ughi al Conservatorio di
Ginevra. Fu proprio Romano a defi nirlo “animale
da violino”. Il suo vero esordio avviene all’età di 13
anni, quando interpreta la parte di Vivaldi fanciullo
nella duplice veste di attore e violinista nello
sceneggiato RAI “Per Antonio Vivaldi” regia di
Massimo Scaglione. Già dalle prime lezioni di violino,
nasce in lui una curiosità e una nuova passione
Giovan Battista Viotti. Viene attirato e conquistato
dal musicista e dalla fi gura storica di questo grande
compositore. Contribuire alla riscoperta e alla giusta
valorizzazione di una delle più straordinarie fi gure
di violinista e compositore italiano del tardo ’700
rimane un impegno ben preciso. Infatti, già dall’età
di undici anni inizia un’appassionata ricerca per tutta
l’Europa, ritrovando importanti inediti viottiani (in
pratica l’intera sua opera allo stato di inedito). Una
sorta di “coscienza delle anime”, come lui stesso la
defi nisce, alcune partiture sono state ritrovate quasi
per magia. Con la fi nalità di divulgare l’opera di Viotti
nel 1992 fonda due orchestre: la Filarmonica di Torino
insieme al direttore d’orchestra prematuramente
scomparso Marcello Viotti allora direttore stabile
della Fenice di Venezia e discendente della famiglia
Viotti; e l’Orchestra Camerata Ducale insieme alla
pianista triestina Cristina Canziani -che diventerà
sua moglie- e al celebre Prof. Gian Luigi Marianini.
Sarà proprio quest’ultima, la Camerata Ducale,
la formazione orchestrale con la quale riesce ad
attuare il progetto di valorizzazione di Viotti. Nel
1997 nasce un importante connubio con la Città
di Vercelli e fonda insieme a Cristina Canziani il
Viotti Festival di Vercelli, instaurando importanti
collaborazioni con artisti quali Shlomo Mintz,
Uto Ughi, Vladimir Spivakov, Salvatore Accardo,
Ruggiero Ricci, Mischa Maisky, Richard Galliano.
Ha suonato nelle più importanti sale concertistiche
europee; accompagnato dall’Orchestra Camerata
Ducale ha effettuato tournèe negli Stati Uniti,
nell’ex Repubblica Unione Sovietica, in Sudafrica,
in Guatemala, negli Emirati Arabi, in Giappone e in
Argentina. Nel 2002 ha ricevuto il premio Renato
Bruson come miglior musicista piemontese dell’anno,
ed è stato insignito del titolo di Ambasciatore per
la cultura nel mondo dalla Regione Piemonte. Nel
gennaio 2008 ha ricevuto il Premio S. Giovanni dalla
Città di Torino per la ricerca storica e la diffusione
dell’opera di Giovanni Battista Viotti. Nel 2011 è
stato insignito dell’onorifi cenza di Cavaliere della
Repubblica Italiana per meriti artistici. E’ docente
di violino al Conservatorio “Cantelli” di Novara ed è
stato assistente di Giuliano Carmignola e Franco Gulli
presso la Scuola di Alto Perfezionamento Musicale di
Saluzzo. Nel 2012 ha fi rmato un contratto in esclusiva
con DECCA per il Progetto Viotti: la realizzazione
di 15 CD contenenti l’integrale delle composizioni
per violino e orchestra, con numerosi inediti e prime
registrazioni mondiali. Il valore indiscutibile del
progetto discografi co ha richiamato immediatamente
l’interesse dei mass media. Sempre per DECCA ha
pubblicato Le Violon Noir, CD dedicato alle musiche
del mistero. Suona lo Stradivari del 1721 “Jean Marie
Leclair” ( Le Noir) defi nito da G.B.Somis “La voce di
un angelo” che gli è stato regalato da una famiglia
che vuole mantenere l’anonimato.

GIULIA MARIA RIMONDA, violinista, nasce a Torino
il 13 aprile 2002. Figlia d’arte – padre violinista e
madre pianista – inizia a quattro anni lo studio della
musica e a cinque quello del violino. Lo stesso anno
si esibisce per la prima volta al Teatro Civico di
Vercelli. A sei anni vince il concorso di Giussano e
a sette viene ammessa – come elemento meritevole
e nonostante l’età – al conservatorio “G.Verdi” di
Torino dove entra prima nella classe di Massimo Marin
e successivamente di Sergio Lamberto. Attualmente
frequenta il secondo triennio nella classe di Guido
Rimonda al Conservatorio “G.Cantelli” di Novara.
Vince il primo premio al XXIII concorso “Riviera
della Versilia” di Viareggio e il premio “Piccole
miniature”al concorso “Pugnani”. Nel 2015 ha
partecipato alla Master class con Shlomo Mintz e nello
stesso anno ha frequentato come violista il corso di
perfezionamento a Mango con Enrico Carraro. A
maggio 2016 ha ottenuto il Premio Assoluto al XVI
Concorso Giovani Interpreti di Torino. A settembre
2016 è stata ammessa all’Accademia Perosi di Biella
nella classe di Pavel Berman e nel mese di giugno 2017
le è stata assegnata una borsa di studio come allieva
meritevole. Per la casa discografi ca Decca Universal
ha registrato la Sonata per due violini op.3 n.2 di
J.M.Leclair nel CD Le violon noir n.2 (in distribuzione
da settembre 2017). Suona il violino Dario Vernè del
1983 denominato “Al tuo cammino”, che le è stato
donato dalla famiglia Vernè.

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